Cristalloterapia

Medicina delle pietre

La storia della medicina Cinese inizia dagli sciamani Wu per poi arrivare a Yi, che indica il medico. Lo sciamano riconosce che c’è qualcosa sopra e qualcosa sotto, il Cielo e la Terra, Ren la persona è quella che sta in mezzo, che può connettere i due elementi entrando in un’altra dimensione, per esempio sentendo cosa si prova ad entrare in relazione con una pianta o una pietra o un animale. Nello sciamanesimo si usano le pietre come oggetti ritualistici come l’alabastro oppure la giada. Quando si polverizza la pietra per un particolare scopo, questo genera una vibrazione che la rende più potente, cioè fa cambiare l’energia, è questo cambiamento di stato che permette alle pietre di generare una trasformazione nella persona e nell’ambiente.
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Le proprietà delle pietre

La Tradizione taoista ha classificato le pietre per natura e potere, l’uso di esse agisce con importanza sulla nostra costituzione energetica, rafforzandola e aiutandola ad esprimere al meglio il suo potenziale. Agiscono sulla nostra mente radicandola riducendo le interferenze che non ci permettono essere pienamente focalizzati sul momento presente. I taoisti credono che le pietre abbiano delle proprietà “magiche” che possono essere scoperte entrando in relazione con esse.
la pietra è capace di far sviluppare rapidamente lo stato di radicamento dell’individuo, al fine di stabilizzare la mente avvicinandola progressivamente ad uno stato di neutralità non duale che i buddisti chiamano “stato naturale della mente”, mentre i taoisti lo definiscono uno stato di vuoto che dà vita alle infinite possibilità.

Dispensa sulle pietre nella medicina taoista

La medicina delle pietre è un argomento molto interessante ma sicuramente poco dibattuto nell’abito della medicina cinese. Il materiale disponibile che ci aiuta a conoscere le pietre in ognuna delle sue qualità è esiguo, la motivazione principale è che le pietre sono strumenti semplici nel loro utilizzo ma non facili da comprendere, tuttavia una volta comprese sono un alleato estremamente potente ed efficace che ci viene in aiuto durante il nostro lavoro.

Un punto assai importante che vale la pena ricordare è che per attivare un cambiamento nelle persone che ricevono questo tipo di trattamento, è che l’operatore sia consapevole che le pietre sono di fatto “vive” con una loro “personalità”.

Queste affermazioni ci fanno comprendere come sia importante prima di tutto avere una attitudine “Sciamanica” a questo tipo di approccio liberandoci da schemi, ricette e preconcetti che possono derivare dalla formazione accademica in medicina classica cinese.

Questa dispensa non ha la pretesa di aiutare a sviluppare un certo tipo di attitudine che ovviamente è frutto di un talento personale che può essere coltivato, ma piuttosto si pone come obbiettivo una sistematizzazione delle qualità e dell’utilizzo di una parte delle numerose pietre a disposizione in natura.

Paradossalmente la sistematizzazione va in opposizione almeno apparentemente con l’uso “intuitivo” di questi elementi, ma una visione più logica all’inizio di un percorso può aprirci successivamente ad un cambio di metodo che si può basare molto di più su di un uso spontaneo” lasciando andare” un approccio più accademico.

Possiamo così riassumere che avvicinarci alla conoscenza della medicina delle pietre è prima di tutto una via per sviluppare fede ed intuizione.

La pietra è molto potente e va in profondità, arriva nella nostra costituzione.

Nella tradizione sciamanica l’utilizzo delle pietre è una costante in tutto il mondo antico, dal Tibet ai nativi americani, per i quali, ad esempio, l’ossidiana possiede la caratteristica di metterci in contatto con gli antenati.

Anche la tradizione medica cinese ricorre alle pietre e ne cataloga in modo molto preciso uso e tipologia. Il medico Lǐ Shízhēn ne spiega in modo sistematico l’uso:

  • la pietra intera, applicata sul corpo
  • la pietra polverizzata, unita all’olio a formare un impiastro, poi applicato sul corpo (per es. l’azzurrite, polverizzata, unita all’olio e messa su articolazioni, ha un grande potere sfiammante).

Le pietre sono usate anche nel fēng shuǐ per muovere le energie ed organizzarle nell’ambiente.

Inoltre attraverso le pietre si lavora con i 9 palazzi.

Per Jeffrey Yuen le pietre sono il fluido della terra. Come riflesso del nostro liquido, e quindi connesse al rene, le pietre inducono radicamento, lavorano sulla nostra energia primordiale.

Le pietre ci legano alla terra e ai nostri antenati, quindi alla nostra linea di sangue, alla radice.

Pur rappresentando il fluido della terra, le pietre hanno una loro forma. In effetti, all’interno dei cristalli si formano geometrie precise che sono legate alla geometria sacra e agli organi interni:

  • esagono: i cristalli esagonali risuonano e lavorano con il fegato, le cui cellule hanno forma esagonale;
  • triangolo: i reticoli triangolari risuonano con il cuore, sulla base di un collegamento stabilito già nella filosofia platonica;
  • quadrato: i reticoli quadrati risuonano con la milza;
  • sfera: risuona con l’elemento acqua;
  • rettangolo: risuona con l’elemento metallo.

I cinesi hanno catalogato un numero elevato di pietre, invece nella tradizione sciamanica se ne usano molto poche. Il motivo per cui lo sciamano non ha bisogno di molte differenziazioni è che egli crea una relazione con la pietra (la pietra è viva) e quindi tramite questa relazione la pietra lavora attraverso il suo spirito evocato. Per esempio, nella tradizione mongola attraverso le offerte (vodka o tabacco) si nutre lo spirito della pietra che in cambio opera la guarigione.

Come sempre, è il sistema di credenze che muove le energie del nostro strumento che è un’estensione del terapeuta che lavora con il “Qi”.